Settembre 2005
Notte caldissima e afosa; sono quasi le due e mezzo ed io cerco refrigerio
nella veranda antistante la casa di guardia della R.N. di Monte Arcosu.
I cervi non mi aiutano certo a prender sonno, i loro potenti bramiti echeggiano
praticamente dappertutto. E' durante un momento di calma che sento le
Volpi
sono vicinissime. Accendo la torcia e mi trovo davanti due
volpacchiotti e due adulti, che spettacolo! Si infilano immediatamente
nella macchia, ma non si allontanano, li sento ancora chiaramente. Riaccendo
la torcia e vedo che qualche turista ha lasciato due bucce di melone e
dei semi a ridosso di un macchione di lentisco. Impiego qualche minuto
a pensare ad un metodo che mi consenta di fotografarle, poi passo "all'azione".
Posiziono il treppiede e monto il 120-300 sulla reflex. Ho con me un solo
flash e non ho il cavo per poterlo distanziare dalla macchina fotografica,
quindi sono costretto a posizionarlo sulla slitta. Accendo la torcia e
metto a fuoco sui resti del melone. Non uso lo zoom alla massima focale
perché rischio di tagliar via una parte dell'animale. Per finire,
rischiando la disidratazione, mi copro con un telo mimetico per evitare
che la luce della luna mi renda troppo visibile. Per scattare dovrò
fidarmi più dell'udito che della vista, infatti la luce disponibile
è pochissima. L'attesa non è lunghissima, ma sotto il telo
mimetico e con il vento caldo di Scirocco sembra un'eternità. Scatto
le prime due immagini, il flash fa bene il suo dovere illuminando il set
in modo più che sufficiente, ma la volpe era ancora distante dall'area
messa a fuoco. Fortunatamente le volpi ritornano e mi danno l'opportunità
di riprovare varie volte. Alla fine sembrano essersi abituate alla luce
del flash e non si rifugiano ogni volta fra gli arbusti.
Il cibo finisce e le volpi si allontanano
Ho scattato in totale
circa 40 immagini che vado subito a riesaminare sullo schermo della D70;
ne tengo una decina che dopo un'ulteriore selezione davanti al PC si riducono
a sei.
Starnutisco e solo allora m'accorgo che sono fradicio di sudore e mi occorre
una doccia tonificante. Mentre mi lavo ripenso alle volpi e mi ritorna
in mente la fiaba della Volpe e l'uva, che tante volte ho letto al mio
piccolo Marco. Che bella nottata insonne!
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