Estate 1998. La calura è insopportabile, per cui decido di andarmene a girovagare nel bosco alla ricerca del refrigerio che solo gli alberi sanno dare. Sono in compagnia di Thamara (che tre anni più tardi è diventata mia moglie!). Camminiamo distrattamente e parliamo del più e del meno, quando un fremito su un albero di Fico attira la mia attenzione. Mentre mi avvicino vedo qualcosa che spicca un balzo dal fico verso un vicino leccio. Mi fermo immediatamente ed inquadro la "belva": è' una martora. Preparo la reflex con molta cautela ed inizio a scattare. Il simpatico mustelide mi guarda più incuriosito che spaventato e mi consente ben sedici scatti, poi, con calma, ridiscende sul terreno e scompare velocemente nel fitto del bosco.
L'animale era in leggero controluce ed era immerso nella vegetazione il che mi ha creato non pochi problemi nella ripresa.